Segnato dall’andamento negativo dei saldi (-3%) e dal calo del traffico nei punti vendita (-2,6%) il primo trimestre del 2025 del mercato fashion ha registrato calo della spesa rispetto al 2024: -1,6 per cento.
È quanto è emerso nel corso del webinar “Scenari e previsioni 2025-26. Consumi fashion Q1 e Millennials”, di Sita Ricerca, società di consulenza e ricerche di mercato sul consumatore appartenente al Gruppo Pambianco e specializzata nei settori lifestyle e retail che si è tenuto lo scorso 26 giugno.
I fatti più rilevanti del mercato sono stati: il consolidamento degli acquisti in promozione (65% sul totale spesa), un parziale spostamento del traffico verso i factory outlet center (l’unica location a crescere), la stabilità dell’on line (quota a valore al 18,5%) grazie soprattutto ai pure player.
La tenuta dell’esterno donna, stabile rispetto al 2024, ha impedito un risultato complessivo peggiore viste le performance estremamente negative di esterno uomo (-2,7%) e soprattutto accessori (-3,5%) ed esterno bambini (-4,0%), settore che sconta ovviamente la penalizzazione strutturale causata dalla denatalità.
La confusa situazione economico politica mondiale alimentata dall’aumento e dalla durata dei conflitti e dalle contradditorie decisioni dei leader generano forti preoccupazioni nei consumatori impegnati più che mai a difendere il proprio potere di acquisto. In questo contesto il sentiment nei confronti dell’abbigliamento scende per la terza rilevazione consecutiva registrando il peggior risultato del mese giugno da quando è iniziata la rilevazione dell’indice (primavera 2020).
In questo quadro e con le intenzioni di spesa per la P/E improntate sempre più all’attesa del periodo dei saldi estivi le previsioni per il 2025 sono ancora all’insegna della precarietà: sostenuto dall’aumento dei prezzi (+0,9%) il mercato potrebbe invertire il segno nella seconda parte dell’anno arrivando a chiudere in leggero attivo (+0,3%).
L’outlook 2026 è invece più positivo sia lato consumi (+0,8%) sia, ancora, prezzi (+1,1%) con una crescita complessiva della spesa vicina al 2%.
Per ulteriore informazioni scrivere a: daniele.spelta@sitarcerca.com.