06|03|2025

Consumi fashion 2024 in tenuta, saldi di gennaio 2025 a -3%. Le previsioni sull’anno restano prudenti ed il ritorno ai livelli pre covid e’ rimandata al 2026.

Sita Ricerca, società di consulenza e ricerche di mercato sul consumatore appartenente al Gruppo Pambianco e specializzata nei settori lifestyle e retail, ha illustrato nel webinar del 4 marzo ‘25 “Scenari e previsioni 2025-26. Consumi fashion e Gen Z.” alcuni dati e trend di consumo del comparto fashion raccolti tramite il proprio consolidato Fashion Consumer Panel.

Nel 2024 l’andamento del mercato Fashion ha registrato una leggerissima crescita della spesa rispetto al 2023: +0,2%, quattro punti al di sotto del valore del mercato pre pandemico.

I fatti più rilevanti del mercato sono stati: l’ulteriore crescita degli acquisti in promozione arrivata al 54%, lo spostamento del traffico dei consumatori e quindi degli acquisti dai negozi di città a Factory outlet center e centri commerciali. L’on line mostra una quota a valore stabile (17% circa) grazie soprattutto ai brick&click.

Fra i settori si segnala la ripresa dell’Esterno Adulto, specie la donna, ed il perdurare delle difficoltà del mondo bambino penalizzato dall’effetto denatalità. In difficoltà anche intimo e calze e accessori/calzature.

La preoccupazione circa gli effetti della turbolenta situazione politica internazionale sulla situazione economica generale orienta i consumatori verso strategie di difesa del proprio potere di acquisto. In questo contesto il Sentiment nei confronti dell’Abbigliamento segna il passo scendendo di due punti rispetto all’autunno scorso con immediate conseguenze sul mercato: -3% a gennaio 2025, un risultato su cui pesa tantissimo l’andamento negativo dei saldi (-4,2%). Quest’ultimo dato negativo è un chiaro indicatore di una certa insofferenza nei confronti di questa storica forma di promozione e si specchia nel raddoppio dei NON acquirenti passati dal 7% del 2023 al 15% di quest’anno.

Le ragioni di questa disaffezione sono diverse: il timore di manovre «ad arte» sui prezzi, l’assortimento povero e scadente, la possibilità di usufruire di offerte in continuazione che rende i Saldi sempre meno «occasione unica».

A partire dalle intenzioni di spesa per la PE 2025 le previsioni per il nuovo anno sono ancora all’insegna dell’incertezza: prevale un comportamento attendista (attesa per le nuove collezioni mare e vacanze, i saldi estivi, l’evoluzione della situazione meteo) e solo un consumatore su quattro dichiara di voler acquistare subito nei mesi di marzo/aprile.

La previsione per il 2025 si attesta al +0,9% in termini di consumi mentre l’outlook 2026 è più positivo con un mercato pronto ad avvicinarsi decisamente ai livelli antecedenti la pandemia.

Per ulteriori informazioni scrivere a daniele.spelta@sitaricerca.com

FASHION IDENTIKIT GEN Z: DIGITAL, SECOND HAND, SOSTENIBILITA’ E QUALITA’.

La GEN Z ha speso circa 400 euro a testa in abbigliamento, accessori e calzature nel 2024, secondo il Fashion Consumer Panel di SITA Ricerca, società del gruppo Pambianco. Una generazione che è particolarmente attenta alla moda e dove i teen sono soprattutto alla ricerca della marca “famosa” mentre i giovani adulti sono più interessati […]

Leggi di più

Consumi fashion 2024 in tenuta, saldi di gennaio 2025 a -3%. Le previsioni sull’anno restano prudenti ed il ritorno ai livelli pre covid e’ rimandata al 2026.

Sita Ricerca, società di consulenza e ricerche di mercato sul consumatore appartenente al Gruppo Pambianco e specializzata nei settori lifestyle e retail, ha illustrato nel webinar del 4 marzo ‘25 “Scenari e previsioni 2025-26. Consumi fashion e Gen Z.” alcuni dati e trend di consumo del comparto fashion raccolti tramite il proprio consolidato Fashion Consumer […]

Leggi di più

Beauty maschile: nel mondo delle economie avanzate è sempre più femminilizzato, ma in Italia sopravvivono ancora vecchi stereotipi

Il mondo della bellezza maschile va sempre più incontro a modelli e dinamiche della controparte femminile. Solo il Bel Paese appare più restio ad accogliere questo nuovo trend: in Italia standard più tradizionali dominano ancora la scena del beauty dell’uomo. È questo ciò che emerge da una delle ultime ricerche condotte da Annamaria Armano, Paolo […]

Leggi di più