Nel 2022 il mercato fashion ha chiuso complessivamente con un +9% a valore, segnale di forte recupero che dimostra l’interesse del consumatore verso il settore. Il giro d’affari dell’esercizio rimane però ancora inferiore al livello pre-pandemico, evidenziando un -3,3% rispetto al 2019. Dopo una stagione autunnale partita in ritardo a causa del protrarsi delle alte temperature, è stato decisamente positivo il recupero dei mesi invernali, dato questo trainato dal Black Friday e da Natale. Fra i vari segmenti spicca soprattutto la dinamicità dell’abbigliamento uomo e donna e degli accessori e calzature, segmenti che crescono del 10%, mentre più contenuta è la positività per il kidswear e per l’intimo.
Nell’anno, inoltre, si è evidenziata una tendenza inflattiva dei prezzi nel comparto fashion pari all’1,6%, con un incremento più marcato nella seconda metà dell’anno anche se molto più contenuta dell’inflazione generale (+8%). Il mercato si polarizza così ancor più velocemente in termini di fasce prezzo: cresce la fascia premium del mercato e l’entry price, oggi aggredito dai nuovi player del super low price come Primark, Kik, Shein e Pepco.
Rispetto al 2019 crescono in percentuale anche le vendite full price, segno di una maggior attenzione anche al prodotto in stagione.